Capita spesso che in alcuni Servizi, tipo Centro di Salute Mentale, il primo colloquio di un paziente venga affidato allo Psichiatra che apre, quindi, la cartella per la prima volta. Lo Psichiatra fa una prima valutazione e decide se e di cosa ha bisogno, nello specifico di una psicoterapia.

Primo colloquio con lo Psichiatra che “prescrive” al paziente una ricetta di psicoterapia, non di colloquio psicologico clinico.

Dunque, il Dirigente Psicologo visita per la prima volta il paziente (visto già dallo Psichiatra) con una ricetta di Psicoterapia, per cui il primo colloquio con lo Psicologo dovrebbe risultare di Psicoterapia.

Ma come può essere avviata una Psicoterapia senza un primo colloquio clinico da parte dello Psicologo?

O vogliamo sostenere che la prima consulenza, cioè chi decide cosa è meglio per il paziente, spetta allo Psichiatra? Procedura corretta se fosse lo stesso Psichiatra ad erogare la successiva psicoterapia, ma è inaccettabile che lo Psichiatra decida una psicoterapia per un paziente delegando la prestazione allo Psicologo.

Lo Psicologo è autonomo professionalmente ex art. 6 del Codice Deontologico per cui la sua figura professionale, da un punto di vista metodologico, non sta sotto quella del medico Psichiatra.

In sintesi, è lo Psicologo a dover decidere se il paziente necessita di una Psicoterapia attraverso un primo colloquio clinico. Nessuna figura professionale può imporre allo Psicologo di erogare una prestazione.

Al limite, lo Psichiatra può inviare il paziente dallo Psicologo con una proposta di psicoterapia, ma è sempre lo Psicologo a decidere, previo uno o più colloqui di consulenza.

 

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