Aran e sindacati firmano la preintesa sul contratto della dirigenza medica e sanitaria 2019-2021
Dopo mesi di trattative, Aran e sindacati hanno firmato oggi la preintesa sul contratto della dirigenza medica e sanitaria 2019-2021. L’accordo riguarda circa 130 mila professionisti del Servizio sanitario nazionale.
Le principali novità
- Aumento medio di circa 250-300 euro lordi al mese, con arretrati ammontanti a circa 11 mila euro lordi.
- Riconoscimento e recupero delle ore di lavoro, con l’eliminazione dei “di norma” e “di regola” che rende il contratto più esigibile e chiaro.
- Più potere al confronto regionale e aziendale, con l’obiettivo di migliorare la qualità del lavoro e la valorizzazione delle professionalità.
- Riduzione di guardie e reperibilità, con l’obiettivo di ridurre il carico di lavoro dei dirigenti.
- Sblocco delle carriere, con l’obiettivo di valorizzare le competenze e la professionalità dei dirigenti.
- Riconoscimento delle ferie anche in caso di trasferimento ad altra azienda, con l’obiettivo di garantire la continuità lavorativa.
Per i medici specializzandi
- Definizione del ruolo nel SSN, con l’obiettivo di garantire una formazione di qualità e una carriera professionale.
- Definizione delle regole e dei diritti per i medici informazione, con l’obiettivo di garantire un riconoscimento professionale e una formazione adeguata.
- Definizione del ruolo e delle competenze dei medici in formazione, con l’obiettivo di evitare che siano utilizzati come tappabuchi.
Approvazione definitiva
Il testo dell’accordo passerà ora al vaglio dei Ministeri e degli organi di controllo. Dopo l’approvazione definitiva, i fondi saranno sbloccati e le risorse saranno visibili in busta paga a partire dal 2024.
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