Sul tema del consenso informato c’è ancora molto da lavorare.
Spesso vengo incaricato dalle Aziende Sanitarie in tutta Italia per fare formazione ed effettivamente pare che esistano e resistano delle informazioni errate in tema di consenso informato.
Sfatiamo qualche mito o, come si dice adesso, qualche fake news. I chiarimenti si rivolgono, naturalmente, sia ai Dirigenti Psicologi che agli Specialisti Ambulatoriali.
#1 – Il consenso informato psicologico non è necessario acquisirlo nei Servizi Sanitari pubblici
Niente di più falso. Le normative di riferimento sono identiche per gli Psicologi che operano nel pubblico e nel privato, con qualche eccezione che conferma la regola. Il consenso informato è necessario acquisirlo sempre sia per gli adulti che per le prestazioni psicologiche in capo ai minorenni, salvo specifici casi.
Riferimenti normativi: Articolo 32 Costituzione, Articolo 33 Legge 833/78 (è la legge che istituisce il SSN), Legge 219/17
Riferimenti deontologici: Articoli 24 e 31
#2 – È prassi ormai consolidata che alcuni Servizi Sanitari minorili non acquisiscono il consenso informato
È una prassi consolidata sbagliata.
#3 – Alcuni Servizi Sanitari minorili attivano lo spazio giovani in cui i minori accedono liberamente, senza il consenso informato degli esercenti la responsabilità genitoriale.
Per carità. Ne parlo qui.
#4 – Ma allora se c’è un’urgenza e arriva un genitore con il figlio, lo Psicologo rifiuta le cure? Com’è possibile?
Lo Psicologo non gestisce le urgenze, tranne nei casi in cui presti servizio, ad esempio, in un Pronto Soccorso. Per qualsiasi urgenza, appunto, esiste il Pronto Soccorso. Lo Psicologo non rifiuta le cure, ma semmai la legge gli impedisce (giustamente) di operare in assenza di consenso informato degli esercenti la responsabilità genitoriale, tranne nei casi, ad esempio, di affidamento super esclusivo, decadenza della responsabilità genitoriale e altri sporadici casi.
#5 – In alcuni Servizi Sanitari si fa firmare il modulo del consenso informato solo ad un genitore che dichiara che l’altro è informato.
Per carità, è una procedura scorretta oltre che pericolosa. Il consenso informato non è un atto amministrativo, ma sanitario. Non è prevista alcuna acquisizione tramite delega.
#6 – In alcuni Servizi Sanitari si vede il minore senza il consenso informato dei genitori dai 16 anni in su
È una prassi scorretta. Fino alla maggiore età, i responsabili del figlio sono gli esercenti la responsabilità genitoriale
#7 – Nei casi di prestazioni su minorenni, il consenso informato serve solo se la coppia genitoriale è separata.
Non è così. Il consenso informato è necessario acquisirlo sia in costanza di matrimonio ovvero coppia di fatto, sia nei casi di separazione. Quando qualcuno fa un’affermazione del genere, la risposta potrebbe essere “mi dici le fonti normative a supporto di tale affermazione?”
#8 – Il consenso informato è il consenso al trattamento dei dati
Non è così. Il consenso informato sanitario è una cosa (è un atto sanitario) e il consenso al trattamento dei dati è un’altra cosa che riguarda la privacy.
È possibile scaricare fac-simile modulo consenso informato specifico per il Servizio Sanitario Nazionale da questo link. Il modulo è a cura mia e della Dott.ssa Alessia Mirabelli.
Il 30 gennaio 2025 terrò un webinar gratuito sul consenso informato psicologico nel Servizio Sanitario Nazionale. Maggiori info.