Nel contesto dei servizi sanitari pubblici, l’utilizzo di protocolli originali per i test psicologici è un requisito fondamentale, non solo per garantire la validità e l’attendibilità delle valutazioni, ma anche per rispettare le normative sul copyright.

L’impiego di fotocopie, seppur apparentemente una soluzione pratica ed economica, può comportare diverse problematiche, sia dal punto di vista deontologico che legale.

Rischi legati all’utilizzo di fotocopie:

  • Alterazione dei risultati: le fotocopie possono presentare imperfezioni, distorsioni o mancanze che compromettono la corretta somministrazione e interpretazione del test.
  • Violazione del copyright: i test psicologici sono opere protette da diritto d’autore. La riproduzione non autorizzata, anche a scopo di studio o ricerca, costituisce una violazione della legge.
  • Responsabilità del Dirigente Psicologo/Specialista Ambulatoriale: il Dirigente Psicologo o lo Specialista Ambulatoriale è responsabile della corretta applicazione degli strumenti di valutazione. L’utilizzo di fotocopie può essere considerato una negligenza professionale, con possibili conseguenze disciplinari e legali.

È fondamentale sottolineare che, in assenza di protocolli originali, non è possibile erogare le prestazioni di somministrazione dei test psicologici.

Questo perché l’utilizzo di materiale non conforme agli standard qualitativi e legali compromette la validità dell’intero processo di valutazione, con possibili ripercussioni sulla salute e sul benessere dei pazienti, oltre che disciplinari e legali.

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