Piano Azione Regionale per la Salute Mentale 2022-2025” N°. 18 DEL 24/01/2025

Al tavolo tecnico della Regione Calabria ha partecipato, per conto dell’Ordine Psicologi Calabria, la Dott.ssa Carmela Scornaienchi, Dirigente Psicologo ASP Cosenza.

La salute mentale è un aspetto fondamentale del benessere generale, eppure spesso trascurato. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che circa 450 milioni di persone nel mondo soffrano di disturbi mentali e comportamentali. Questi disturbi non solo compromettono la qualità della vita degli individui, ma hanno anche un impatto economico significativo. In questo articolo, esploreremo la complessità della salute mentale, le sfide attuali e le strategie per promuoverla e tutelarla.

La Salute Mentale in Italia e in Calabria

In Italia, il “Piano di Azione Nazionale per la Salute Mentale (PANSM)” individua le aree prioritarie di intervento, i percorsi di cura e le azioni programmatiche per la tutela della salute mentale. La regione Calabria, in particolare, sta lavorando per potenziare il suo sistema di salute mentale attraverso la collaborazione tra istituzioni pubbliche, soggetti privati accreditati ed Enti del Terzo Settore.

Tuttavia, i dati del Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM) del 2023 mostrano alcune fragilità nel sistema calabrese, come ad esempio una sottostima delle strutture semiresidenziali attive. Nonostante ciò, la Calabria mostra un tasso di utenti trattati per disturbi mentali superiore alla media nazionale. Un dato particolarmente interessante è l’incidenza dei nuovi accessi alle strutture sanitarie psichiatriche in Calabria, che nel 2022 è stata superiore del 7,2% rispetto alla media nazionale.

Fattori di Rischio e Fattori Protettivi

I disturbi mentali sono spesso il risultato di una complessa interazione tra fattori di rischio e fattori protettivi.

  • Fattori di rischio: Questi includono determinanti sociali come povertà, abusi, disoccupazione e abbandono. Questi elementi aumentano la probabilità di insorgenza, gravità e durata del disturbo mentale.
  • Fattori protettivi: L’acquisizione di abilità di gestione dello stress e la promozione del benessere mentale possono sviluppare la capacità di affrontare le difficoltà ambientali.

È fondamentale riconoscere che la salute mentale è parte integrante della salute e del benessere, e che i disturbi mentali si presentano spesso in comorbidità con altre malattie croniche e/o dipendenze.

Prevenzione e Promozione della Salute Mentale

La prevenzione primaria è cruciale per affrontare il peso della malattia mentale. Gli sforzi di prevenzione devono concentrarsi sulla riduzione dei fattori di rischio e sul miglioramento dei fattori protettivi. Il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 include i problemi di salute mentale tra le “malattie croniche non trasmissibili (MCNT)”. Le strategie di prevenzione devono considerare le esigenze delle persone con disturbi mentali, ma anche la necessità di proteggere e promuovere il benessere mentale di tutti i cittadini in tutte le fasi della vita.

Azioni chiave per la prevenzione includono:

  • Promuovere la salute mentale infantile e materna nei servizi per la prima infanzia.
  • Diffondere il valore della salute mentale dall’infanzia all’età adulta.
  • Contrastare lo stigma associato alla sofferenza mentale.
  • Implementare programmi di educazione scolastica, compresi quelli di apprendimento sociale ed emotivo.

Accessibilità e Cure Primarie

L’accessibilità ai servizi di salute mentale è un aspetto cruciale. Un sistema di cure primarie che operi su un arco temporale più esteso (24h/7gg) e che integri diverse professionalità e sistemi telematici avanzati potrebbe migliorare il servizio e portare benefici ai professionisti della sanità. L’integrazione tra medicina generale e servizi psichiatrici territoriali è essenziale per una gestione efficace dei disturbi mentali.

È necessario incentivare la formazione congiunta tra psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi e MMG/PLS, e promuovere la collaborazione tra i servizi per gli anziani, i consultori familiari e gli spazi giovani.

Riabilitazione Psicosociale

La riabilitazione psicosociale è un processo che mira a migliorare la qualità della vita delle persone con disturbi mentali. Si concentra sulla riacquisizione di abilità, status e ruoli sociali validi. È rivolta a tutte le persone che, a causa di un disturbo psichico, presentano una condizione di disabilità o una compromissione del funzionamento.

La riabilitazione psicosociale agisce su più livelli, centrata sia sull’individuo che sul contesto sociale. Utilizza interventi evidence-based e richiede un’équipe multiprofessionale specificamente formata e integrata con tutti i soggetti che possono essere una risorsa.

Salute Mentale in Età Evolutiva

La salute mentale in età evolutiva è un’area di particolare rilevanza. I disturbi neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza sono frequenti, spesso cronici, complessi e in aumento. Una diagnosi precoce e un intervento tempestivo possono cambiare la storia naturale della malattia e prevenire sequele invalidanti.

È fondamentale attivare reti di assistenza sanitaria e socio-sanitaria nei territori e garantire appropriatezza, specificità, condivisione, personalizzazione, globalità e continuità degli interventi. Il coinvolgimento attivo della famiglia è un elemento fondamentale del percorso di cura.

La Transizione all’Età Adulta

La fase di transizione dall’adolescenza all’età adulta è particolarmente delicata per le persone con problemi di salute mentale. È necessario creare servizi dedicati che vedano la collaborazione tra NPIA e Psichiatria, con équipe multidisciplinari in grado di fornire un trattamento integrato e continuativo. I “nuclei della transizione” devono saper cogliere le caratteristiche proprie del periodo adolescenziale, considerando sia la sintomatologia che il contesto di vita.

Emergenze e Rischio Suicidario

Le emergenze in salute mentale richiedono risposte appropriate e tempestive. È necessario garantire un percorso di presa in carico differenziato in base alla gravità e tipologia del disturbo. Per la gestione dei casi ad elevata complessità, è fondamentale un modello organizzativo dei servizi con attività coordinate di prevenzione, presa in carico e interventi sulla crisi psichiatrica.

La prevenzione del rischio suicidario è un tema cruciale. Il fenomeno è multifattoriale e spesso imprevedibile, per questo ogni struttura/organizzazione sociale dovrebbe focalizzare il proprio impegno programmatico nell’elaborazione di un piano di gestione del rischio suicidario.

Salute Mentale e Dipendenze

La salute mentale e le dipendenze patologiche sono spesso intrecciate. È necessario potenziare i servizi specialistici per la comorbidità psichiatrica e l’alcolismo e promuovere progetti di prevenzione da addiction. Un piano regionale per le dipendenze 2024/2026 può contribuire a una programmazione più efficace delle politiche e delle azioni in questo settore.

Salute Mentale e Giustizia

La tutela della salute psichica e fisica della persona è un principio cardine nella difesa dei diritti fondamentali dell’individuo. È necessario definire processi di presa in carico per il paziente psichiatrico autore di reato, garantendo la sicurezza e il rispetto dei diritti. È fondamentale la comunicazione interistituzionale tra settore clinico, amministrativo e giudiziario e la definizione di ambiti di competenza per la presa in carico efficace del paziente. Per i minori autori di reato con problematiche psicopatologiche, è necessario un intervento mirato, con la predisposizione di programmi educativi individualizzati che tengano conto delle risorse personali e familiari e delle opportunità offerte dal territorio.

Salute Mentale e Povertà

La relazione tra povertà e salute mentale è complessa e multidirezionale. Le disuguaglianze sociali possono contribuire ai disturbi mentali, mentre la discriminazione e l’emarginazione possono peggiorare i problemi di salute mentale. È necessario un approccio globale che comprenda politiche sociali, economiche e sanitarie per ridurre le disuguaglianze e migliorare la salute mentale di tutte le persone.

Salute Mentale e Migrazione

È necessario rivedere i servizi socio-sanitari e assistenziali in chiave interculturale, transculturale e orientata alla comprensione della diversità dei mondi. All’interno di ogni DSMD, dovrebbe essere creato un servizio di psichiatria transculturale e delle migrazioni con personale qualificato.

Salute Mentale e Genere

Il sesso e il genere contribuiscono alla variabilità biologica e comportamentale nelle condizioni dello sviluppo cerebrale. I disturbi del comportamento alimentare, la depressione, le psicosi e i disturbi dello spettro autistico devono essere rivalutati in ottica di genere, prevedendo approcci specifici.

Formazione Continua

La formazione continua degli operatori sanitari è fondamentale per garantire cure di alta qualità e appropriate. È necessario programmare percorsi formativi che consentano al personale un continuo adattamento alle evoluzioni scientifiche, normative e tecnologiche nel campo della salute mentale. La formazione deve facilitare l’integrazione e la condivisione di linguaggi tra professionisti con diversi ruoli e mission.

Innovazione Digitale

L’innovazione digitale rappresenta un’opportunità per avvicinare i pazienti alle terapie e seguirli lungo tutte le fasi dell’assistenza psicologica. L’uso della realtà virtuale e della realtà aumentata può essere impiegato per il trattamento di fobie, disturbi alimentari e regolazione emotiva. È necessario rafforzare il ruolo del monitoraggio e valutare la qualità dei servizi e degli esiti con un approccio HTA (Health Technology Assessment).

Processi Partecipativi e Collaborativi

Il lavoro di rete è la strategia più efficace per i percorsi clinico-assistenziali complessi in ambito di salute mentale. Le associazioni dei familiari e degli utenti, le OdV e gli ETS rappresentano uno strumento da valorizzare per promuovere il protagonismo della comunità. È importante sostenere i percorsi di mutuo-aiuto e introdurre la figura degli utenti e familiari esperti nei percorsi di recovery.

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