Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) ha lanciato un grido d’allarme: la psicologia nel Servizio Sanitario Nazionale è in crisi. Una crisi silenziosa, ma non per questo meno grave.
Come evidenziato nella lettera del CNOP, la carenza di psicologi nel SSN è un problema reale e urgente. Tra il 2013 e il 2017, abbiamo assistito a una diminuzione di circa il 10% dei dirigenti psicologi. Questo significa liste d’attesa infinite, difficoltà di accesso ai servizi e un divario sempre più ampio tra la domanda e l’offerta.
Ma non è solo una questione di numeri. La mancanza di un sistema uniforme per la registrazione e la codifica delle prestazioni psicologiche rende difficile valutare l’effettivo carico di lavoro degli psicologi e i reali bisogni della popolazione. Come possiamo pianificare e migliorare i servizi se non abbiamo dati affidabili?
La pandemia ha messo in luce l’importanza della salute mentale. Non possiamo permetterci di ignorare questa crisi. È tempo di investire nella psicologia, aumentare il numero di psicologi nel SSN, garantire una distribuzione equa dei servizi su tutto il territorio nazionale e implementare un sistema di raccolta dati efficiente.
Come sottolinea il CNOP, la salute mentale è un diritto di tutti. È ora di dare alla psicologia il posto che merita nel SSN, per il benessere di tutta la comunità.
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