Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 62 del 16 aprile 2013, noto come “Codice di Comportamento dei Dipendenti Pubblici” (aggiornato nel 2023 dal DPR 13 giugno 2023, n. 81) stabilisce i principi etici e comportamentali che ogni dipendente pubblico, inclusi i dirigenti psicologi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), è tenuto a rispettare. Questo articolo si propone di fornire una guida dettagliata sul Codice, con particolare attenzione agli aspetti rilevanti per la figura del dirigente psicologo.
Principi Generali
Il Codice si fonda su alcuni principi cardine, che delineano la condotta del dipendente pubblico:
- Servizio alla Nazione: Il dipendente è chiamato a servire la Nazione con disciplina ed onore, agendo con diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta
- Rispetto della Legge e Interesse Pubblico: L’azione del dipendente deve essere improntata al rispetto della legge e al perseguimento dell’interesse pubblico, evitando qualsiasi abuso di potere o posizione
- Integrità e Trasparenza: Il Codice sottolinea l’importanza di agire con integrità, correttezza, buona fede, trasparenza ed equità, astenendosi in caso di conflitto di interessi
- Posta elettronica: L’utilizzo della posta elettronica personale per comunicazioni inerenti al servizio è normalmente sconsigliato, tranne in casi di forza maggiore che impediscano l’accesso all’account istituzionale. Questo per garantire la sicurezza e la tracciabilità delle informazioni, elementi essenziali per la trasparenza dell’azione amministrativa. È importante ricordare che l’amministrazione ha la facoltà di effettuare controlli sui sistemi informatici, al fine di tutelare la sicurezza dei dati. L’utilizzo della posta elettronica aziendale deve essere limitato ai fini istituzionali e non può compromettere la sicurezza o la reputazione dell’amministrazione. Il dipendente è responsabile del contenuto dei messaggi inviati tramite l’account istituzionale. Ogni messaggio deve riportare l’identificativo del mittente e un recapito istituzionale. L’utilizzo della posta elettronica aziendale per motivi personali è consentito, ma deve essere contenuto in tempi ristretti e non deve interferire con i compiti istituzionali.
Aree di Attenzione Specifica per i Dirigenti Psicologi
Oltre ai principi generali, il Codice dedica un’attenzione particolare alla figura del dirigente, evidenziando alcune responsabilità specifiche:
- Gestione del Personale: Il dirigente è responsabile di assegnare l’istruttoria delle pratiche in modo equo, tenendo conto delle competenze del personale, e di affidare incarichi aggiuntivi con criteri di rotazione. Deve inoltre valutare il personale in modo imparziale e promuovere la crescita professionale dei collaboratori
- Prevenzione della Corruzione: Il dirigente è chiamato a prevenire gli illeciti, segnalando tempestivamente eventuali situazioni di illecito e collaborando con il responsabile della prevenzione della corruzione
- Rapporti con il Pubblico: Il dirigente deve garantire il rispetto degli standard di qualità e fornire informazioni chiare e complete ai cittadini, agendo con spirito di servizio e disponibilità
- Comportamento Etico: Deve assumere un comportamento esemplare, improntato a integrità, imparzialità e correttezza, sia nei confronti dei collaboratori che dei destinatari dell’azione amministrativa
Ulteriori Doveri Specifici
Il Codice si sofferma anche su alcuni doveri specifici, tra cui:
- Regali e altre Utilità: Il dipendente non può accettare regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore, e deve evitare situazioni che possano creare conflitti di interessi
- Partecipazione ad Associazioni: Deve comunicare l’adesione ad associazioni i cui interessi possano interferire con l’attività dell’ufficio
- Utilizzo delle Tecnologie Informatiche e dei Social Media: Il dipendente deve utilizzare gli strumenti informatici e i social media in modo responsabile, evitando comportamenti che possano nuocere all’immagine dell’amministrazione
Conseguenze della Violazione del Codice
La violazione del Codice di Comportamento può comportare responsabilità disciplinare, che può variare a seconda della gravità del comportamento e dell’entità del pregiudizio arrecato all’amministrazione.
