L’AUPI, il sindacato degli psicologi, lancia un appello affinché il D.L. “liste d’attesa” includa anche la figura dello psicologo nel percorso di cura. Perché? Perché molte delle richieste di prestazioni sanitarie sono in realtà espressione di un disagio psicologico. Pensiamo all’ansia che si manifesta con sintomi fisici, alla depressione che porta a dolori cronici, allo stress che si traduce in disturbi del sonno.
Il disegno di legge a cui si fa riferimento nell’articolo è il D.L. 73/2024 recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie.
Questo decreto legge è stato approvato dal Consiglio dei Ministri a giugno 2024 e ha come obiettivo principale quello di affrontare le lunghe liste d’attesa per le prestazioni sanitarie, un problema che affligge il sistema sanitario italiano da anni.
Tra le misure previste dal decreto legge ci sono:
- L’istituzione di una Piattaforma nazionale delle liste di attesa presso l’AGENAS: questa piattaforma permetterà di monitorare le liste d’attesa in modo più efficace e di individuare le criticità a livello regionale.
- L’incremento dell’offerta di prestazioni: il decreto prevede lo stanziamento di risorse per aumentare l’offerta di prestazioni sanitarie, sia attraverso il potenziamento delle strutture pubbliche che attraverso il coinvolgimento del settore privato.
- La semplificazione delle procedure: il decreto semplifica alcune procedure amministrative per l’accesso alle prestazioni sanitarie, al fine di ridurre i tempi di attesa.
Il segretario nazionale dell’AUPI, Fabio Sordini, il sindacato degli psicologi, chiede che il disegno di legge includa anche la figura dello psicologo, sottolineando come molti dei bisogni di salute dei cittadini siano di natura psicologica e non fisica. Secondo Sordini, un corretto intervento psicologico potrebbe ridurre le richieste inappropriate di prestazioni sanitarie e migliorare il funzionamento del sistema sanitario nel suo complesso.
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